Ovvero tutto quello che volevo dirti dalla A alla Z
A
Non scriverò “Amore”, troppo scontato ed inflazionato. Ehm, l’ho scritto in effetti. È il motore del mondo, ci viene facile associarlo immediatamente. Ma qui voglio scrivere “Ascolto”. Ascoltati sempre, con le orecchie, con il cuore, con le mani.
B
“Balle”. Quelle che uno dice a se stesso, per non rendersi conto della realtà. Magri una realtà scomoda. Ma se è scomoda perché non vogliamo vederla? Se la vedessimo potremmo adoperarci per cambiarla. Cambiarla. Cambiare fa paura. Cambio e poi? Cosa trovo? Trovo qualcosa di sicuro. Ma non lascio qualcosa per altro. E allora mi dico balle. Che in fondo va bene così. Che tanto non può cambiare. Inganno il mio cuore o la mia mente. Ma la faccio solo a me. Il mondo va avanti ed io resto dove sono, che tra l’altro non mi piace e magari non saprò mai se c’è di meglio per me. Ma il meglio comincia da dentro. Sempre.
C
“Cin Cin”. Quanto ti capita di brindare alle cose belle? Alle persone belle? Brinda, gioisci, sii grato non ubriacarti che poi tanto non sai nemmeno a cosa stai brindando e vai a casa col mal di stomaco, magari sorridi, ma non sai perché. Quindi sparisce l’oggetto del tuo ridere ed è come se non lo facessi affatto. Rimane solo una vaga memoria somatica della questione e pace. Brinda in compagnia, anche tra te e te. Trova sempre un motivo per riconoscere. Sii grato. Va di moda sui social “Sorridi. È gratis”
D
“Dispensa”…. Ma non quella dove metti le ghiottonerie che poi cerchi di dimenticare e puntualmente ci vai cercando di fregare…la tua coscienza! Dispensa “voce del verbo dispensare”. Cosa? Dispensa coccole. Semplice, immediato. Ermal Meta canta “non sarai mai più grande dell’amore che dai”. Oltre che essere un vero figo (si può dire?) è un vero filosofo.
E
“Epico” come il cammino della vita di ognuno di noi. Battaglie, amori, torri da cui fuggire, spade da impugnare, persone da proteggere….. tutto ciò è la vita e molto altro.
F
“Faccia”. Metticela sempre, non nasconderti. Prenditi le tue R.E.S.P.O.N.S.A.B.I.L.I.T.À. Difficile?
G
“Gigante” quando tutto ti sembra più grande di te. Ma sei grande dentro. Basta metterti in competizione, basta metterti alla prova in estenuanti tentativi di essere ciò che N.O.N. sei! Impara a valorizzarti. Cogli il tuo punto di forza e con quello fai leva per trovarne altri. Tutti noi siamo un po’ gnomini e un po’ giganti.
I
“Inventa”!! É una cosa bellissima che ci hanno dato. La capacità di inventare. Metti insieme idee e porta un po’ di te in questa terra. Lascia un segno piccolo, un’impronta. Inventare ti mette di buon umore, ti fa cercare e quindi scoprire. Ti fa organizzare, pianificare, prevedere. Ti fa mixare.
L
“La la land” mondo dei sogni, della fantasia. La fantasia è un mondo. È una parola ad alta densità di materia luccicosa. Più densa di un buco nero. La fantasia ti prende e ti porta via anche se resti impiantato qui nel tuo solito buco di posto. Ti colora le giornate grigie, ti apre la finestra anche se davanti hai un muro, ti innaffia l’erba e fa muovere le fronde, ti pettina i capelli quando nessuno lo fa per te, ti porta in posti nuovi, ti invoglia.
M
“Mendicare”. L’amore, le coccole, la felicità. Non si mendicano mai certe cose. Se ti trovi a farlo: o hai la persona sbagliata accanto (che non ti vuole bene probabilmente, se ti pone in quella situazione) o hai la persona sbagliata dentro (cioè non ti ami abbastanza).
N
“No”. E ho detto tutto.
O
“Ologramma” come lo sono i pensieri quando diventano quasi reali. O le emozioni quando ti sembra di sentirle. Non è che sembra. In effetti le senti. Ed in effetti i pensieri costruiscono la tua realtà, ma non dimenticare che il perno di tutto ciò sei TU. Vuoi cambiamento? Comincia da te!
P
“Pe pe pe pe pe pe”. Hai presente il trenino? Proprio quello di capodanno che prima ridi perché vedi quelli più attempati, diciamo, che lo fanno e ti dici “io mai” e poi sei di quelli… Ecco comunque il trenino è una grande arma di socializzazione. Diffida da chi non fa il trenino.
Q
“Qb” tanto in cucina che nella vita. Impara a dosare, dire no, dire stop, dire sì e dire ni. Fa anche rima.
R
“Rosicare”. Che brutto rosicare. L’invidia non ti porta da nessuna parte se non dal medico perché ti è venuta la gastrite. Rosica un legnetto se proprio vuoi, stringi forte e fatti passare questa cosa. Che poi stai male per niente. E vai dal medico. E lui ti prescrive le medicine. E dovrebbe darti gli occhiali ed una giornalata in testa (tanto ha mille vecchi giornali in sala d’attesa). Darti occhiali per mettere a fuoco te. Perché se perdi tempo a invidiare gli altri fai un danno a te.
S
“Stupidera”. Mai visto Insideout? Vedilo. Per bambini e per bambini grandi. L’isola della Stupidera è essenziale…..sennò non puoi essere tutto serio. Nella vita le complementarietà formano il tutto. È così.
T
“Tentenna”
Da Wikipedia: Carlo Alberto Emanuele Vittorio Maria Clemente Saverio di Savoia-Carignano (Torino, 2 ottobre 1798 – Oporto, 28 luglio 1849) è stato Re di Sardegna, Duca di Savoia e Principe di Piemonte dal 27 aprile 1831 al 23 marzo 1849. Fu inoltre, tra gli altri titoli, Principe di Carignano, Duca di Genova e Conte di Barge.
Non si decideva… oscillava…
U
“Ulisse è uno di quei personaggi che dalle profondità del tempo giungono fino a noi, perché è un personaggio chiave…E’ un tipo incredibilmente furbo. Possiede una qualità che i Greci chiamano métis, astuzia. Un’astuzia che gli consente di cavarsela tutte le volte che sembra ormai perduto. Ulisse ha tutto contro, combatte con forze più grandi di lui, eppure trova il modo, con astuzia, scaltrezza, bugie-dissimulando il proprio pensiero-di inventarsi qualcosa e avere, infine, la meglio” (cit. J.Pierre Vernant, C’era una volta Ulisse, p.5.)
V
“Vivi” ogni giorno nel presente. Perché il tuo presente, giorno dopo giorno, costruisce il tuo futuro.
Z
“Zip”. Ogni tanto fa bene zipparsi la bocca. Aiuta a sentire il sapore di quello che stai per dire. Se il sapore ti piace dillo. Se non ti piace… pensa: piacerebbe alla persona che riceverebbe quelle parole?? (ricordati del Karma).