…in ogni cosa puoi trovare la bellezza collaterale…
È il legame profondo con tutte le cose.
Howard corre, corre con la sua bici per le strade affollate di New York. Corre per non pensare, come se i pensieri potessero essere spazzati via dal vento.
Ma non è così. Più respingi, più torna. Devi sostare e guardare. Fa male, ma tu guarda!
Lui non vuole sentire il suo dolore immenso. E corre. Vuole andare oltre, ma è fermo lì dal dolore da cui sta fuggendo.
Trova spazio nello scrivere lettere. A tre destinatari particolari: Amore, Tempo, Morte.
Chiede ed un giorno ha una risposta inaspettata. Ha la sua occasione per entrare nel dolore. Amore, Tempo, Morte divengono da tormento medicina.
Là, quando smette di voler esistere comincia a dare un senso profondo alla sua esistenza. Non voleva esistere.
Ma non puoi non esistere.
Puoi onorare la vita.
Onorare la vita. Per onorarla io ne cerco il senso, lo scopro, lo vivo.
Ho imparato a chiedere col cuore, a desiderare, a contemplare. Ad accogliere.
La luce è connessa al buio. Come il dolore alla felicità, il bianco al nero.
In ogni elemento è racchiuso il suo opposto. In ogni elemento vi è il tutto.
Come possiamo trovare il bello nel brutto? La felicità nel dolore?Il giusto nell’errore?
Non dobbiamo operare scissioni, credo.
Ma andare verso l’integrazione.
Pensavo… molti simboli trovano nel cerchio o affini la metafora dell’armonia, dell’equilibrio.
Se io mi sento in equilibrio allora integro gli opposti, non li vedo nemmeno come opposti. Li vedo come parte del tutto.
Noi invece siamo abituati (E CE LO INSEGNANO, PURTROPPO) a sezionare, segmentare, valutare, giudicare, incasellare, spiegare.
Verbi = azioni = fare = distanti siamo dal sentire ☹
L’armonia ti porta ad avere una visione globale delle cose.
Globale come il globo, semplice!
Il globo è tondo infatti. Globale ovvero universale. Se hai una visione globale comprendi il senso più ampio.
E poi scendi nei particolari che allora rendono ancor più ricca la percezione.